passa un po' e sento di nuovo lo spiffero. questa volta mi sembra anche più forte di prima. d'istinto, mi curvo sul vaso. resto così, a fargli da scudo, finché non son sicura che sia passato. mi risollevo e piango forte. così posso allontanarmi per ricontrollare. da dove viene questo spiffero. non capisco. esamino tutto il perimetro, arrivo fino alla porta. murata dall'interno, come l'avevo lasciata io. senza la minima fessura. anche il soffitto è ermetico, il pavimento perfettamente isolato. ho lavorato alla serra per tutta la vita. certo, è possibile che la struttura si alteri, ma è molto raro. e comunque, la riparerei subito. però qui, non vedo proprio niente che non vada. è tutto a posto. molto strano.
torno sul vaso, mentre riprendo la mia costante irrigazione ripenso allo spiffero. chissà da dove entra. poi smetto di pensarci. forse me lo sono solo immaginata. sarà un po' di stanchezza. scusami, mio amato semino, mio prezioso germoglio. torno a concentrarmi su lui. solo su di lui. il mio reticente, capriccioso, superbo basilico che imbocco di lacrime.