lunedì 21 dicembre 2009

succo brasil.

tornavamo dalla germania e andavamo a venezia in treno. pochi ricordi: la prima estate con gli euro, mi ero tagliata i rasta e bevevo succo brasil.
non credo alla profezia del tetrapak. non so perchè mi torna in mente adesso, il succo brasil, mentre torno in questa milano siderale.
ho lasciato un pezzo di carne a san paolo. new york povera e tropicale, cartone animato per adulti dai colori imprevisti, discese e salite tra le classi sociali e le briciole del crack.
eravamo tutti nudi anche se vestiti.
e i muri dipinti, la frutta tagliata, i mondi edificabili.




sono una ragazza fortunata, privilegiata, ipernutrita.

eppure, in un angolo nascosto della mente, non riesco mai smettere di piangere.