con le parole costruivamo avamposti.
come quanto ti ho scritto che ti stavo impollinando con gli occhi.
ti ho espugnato in rivoli d'inchiostro. deflagrazioni i tuoi battiti, sotto le mie lettere d'amore arate dalle tue pupille.
eri già mio quando ho mandato il corpo a prenderti.
e il mio trofeo di guerra, essere conquistata, invasa, rasa al suolo.
così vicina al segreto massimo dell'universo e dell'atomo.
nel mio arsenale, ora, anche il silenzio.
e di tutte le parole forgiate solo per te, tornami.
e grazie.