giovedì 23 dicembre 2010

passaggi.

i miei fogli bianchi.
il perenne autunno della mia scrivania, cadono i fogli portandosi via la mia mediocrità e la frustrazione.
che per terra sembra che abbia nevicato, e tu calpesti le poche parole rinnegate per venire a portarmi il tè.

i miei nasi provvisori.
nelle foto che ho ritrovato ti stavo per baciare, ti respiravo con uno dei miei nasi.
il secondo credo, il più cubista di tutti, quello subito dopo l'incidente.
che sistemeremo anche i nostri profili, raddrizzeremo le costole e smusseremo questi zigomi da slava.

i miei cani di seconda mano.
quelli che alla prossima reincarnazione saranno già dei bambini, perché la sofferenza in questa vita li ha fatti evolvere in fretta.
siamo legati senza guinzaglio, ci unisce la dimestichezza con l'abbandono e la capacità di vivere al presente.
e il cane nero che ho comprato da uno spacciatore, la sera più buia di novembre, in riva al lago. il cane che ho amato di più, preso e perso, spero mi abbia dimenticata, spero che non smetta mai di odiarmi.