martedì 7 dicembre 2010

l.g.

ma sai che viaggi mi son fatta anche oggi?!
sono qui, seduta a tavola davanti al mio pacchetto di crackers per cena, e mi devo tenere la fronte con la mano.
ho una specie di jet-lag da sogno diurno.
della serie, the vittoria cane entertainment è lieta di presentarvi...
e boom, missili di sogni ad occhi aperti che sfondano la stratosfera di milano.
giri di montagne russe tra vite immaginate assolutamente a caso, che poi non si può nemmeno tornare sulla terra e dire, bene, quello che ho visto mi piace, lavoriamoci e andiamocelo a prendere.
no.
qui si mescolano città, lingue, professioni, hobby, persone, amanti, case, tempi atmosferici e storici.
mamma mia.

è un fenomeno diffuso, lo so.
e io lo pratico quotidianamente.
credo ci sia stata giusto una manciata di giorni in cui non mi son fatta nemmeno un filmino in testa, ma perché in un filmino irreale c'ero dentro per davvero.
quelli sono forse i giorni peggiori.
perché testimoniano che si può. creano precedenti pesanti al tribunale del buonsenso.

comunque, oggi la situazione mi è scappata di mano, lo ammetto.
oggi ho sfiorato l'autismo.
credo che sia colpa di questo ponte di inattività, freddo buio e isolamento forzato.
sono tre giorni che non vedo nessuno.
il primo giorno sono scesa a spostarti la macchina.
ieri a buttare la spazzatura.
oggi non ho nemmeno aperto la porta di casa.

poi una mente libera ha bisogno di cose belle.
per una mente affamata non c'è differenza tra sogno e realtà.