sono contenta di essere me solo per non dovermi avere davanti.
capisco tante cose, nei rari momenti di lucidità che mi concedo.
la vostra frustrazione, la vostra invidia, il senso di inferiorità che diventa disagio, nervoso.
comunque, se può farvi stare meglio, capita anche a me.
conoscevo questa ragazza.
era molto bella, e ancora di più affascinante e magnetica, senza che si truccasse, si curasse dei vestiti, e cose così.
aveva un talento naturale per fare la cosa giusta al momento giusto, e in un modo migliore di chiunque altro.
era una fotografa eccezionale, ma non faceva praticamente niente.
qualche foto a caso, da mettere su flickr, da spedire agli amici.
lei non si impegnava, e riusciva meglio di tutti.
intorno a lei c'era sto esercito di comuni mortali che si facevano in quattro per raggiungere un livello vagamente simile al suo scatto scazzato.
creava un misto tra ammirazione e rabbia, tra desiderio di emulazione e fastidio per lo spreco del suo talento.
e averla davanti era sempre un tormento.
ti dico che la mia è solo fortuna, ma non posso scusarmi se vinco.