io.
che vado a comprare il giornale nell'edicola sotto casa tua, nonostante si trovi esattamente dall'altra parte di milano.
che riesco a mappare i tuoi spostamenti senza pedinarti.
che ti lascio scoprirmi a piccole coincidenze, entrare nel tuo campo visivo a piccoli bocconi non ricucibili tra loro.
così che ti abitui a vedermi e ti sarò stranamente familiare quando finalmente (dio vorrà) in qualche modo ci presenteremo.
ci futureremo.
faccio così fatica, baby, ad aspettarti.
piegare le giornate sulle ipotesi.
le speranze a cazzo.
giro come un vinile sulle speranze, e la realtà è la puntina che mi graffia.
guarda come sono ridotta.
tre battiti al minuto.
centomilledieci parole d'amore senza mai nominarlo.