che bello è andare a pranzo con la vale, che mi conosce dal dodici settembre millenovecentonovantuno e non si lascia raccontare le fandonie.
ste, questo me l'hai già detto a sedici anni.
ste, questa è la stessa cazzata che facevi a diciotto.
ste, questa è una paranoia che hai da quando stavi con.
e poi, ste basta. basta. baaasta! scuotendomi, in un crescendo di voce che fa scricchiolare gli astanti dai loro tavolini.
roba che scrivo il cv senza battere ciglio.
se ci pensate un attimo, una sberla è una carezza forte.
il gesto è simile, l'amore dietro lo stesso.
solo un po' più disperato.
che bello è poi andare dai cinesi a comprare le pistole spara freccette e gli scolatortelli.
e poi chiamarsi per dirsi, la settimana prossima ci smezziamo una parrucca.
massì. oggi peso meno.
e ti scrivo che sono pronta per passare dal vino al whisky.
just show me the way to the next...
e poi ci troveremo, come va, a bere del...
ma dove siete tutti?