domenica 20 febbraio 2011

vecchie storie, storia moderna.

(temporali e primule, sulla tua pelle di seta e fango, sono sdraiata nel tuo letto capace di sogni.
mi hai cercata? mi hai voluta? mi hai aspettata?
lo so, lo sento e il mio viaggio attraverso l'italia vale la promessa di un brivido.
sarai il mio illuminismo, il mio rinascimento, il mio umanesimo.
mentre il treno mi attraversa i ricordi e le persone cambiano.
vedo tutto e non vedo niente.)

di tutte le parole che hai detto, qualcuna da vivere noi due.

che cosa abbiamo rubato, da qualcosa siamo partiti.
quanto ci siamo fatti attendere tutti e due, per capitarci a caso in un imprevisto perfetto.
quante persone abbiamo sopportato per arrivare a noi.
e sul tavolo ti metto solo il mio sorriso ambiguo, per vedere tu come ti muovi.
e sei la conferma del mio istinto, sei un fiammifero acceso che non è stato sprecato.
sorprendimi, sorprendimi ancora.

posso aspettare ancora anni contati sulle punte delle notti.

mi hai appiccato un pensiero.
brucio discreta.
aspetto il rogo.

(e le mie gambe sotto le lenzuola, come radici d'alberi ricoperte di asfalto, che ti fanno disarcionare dalla bicicletta se non ci stai attento.)