domenica 18 luglio 2010

conversazioni anaerobiche.

ho un'amico che disegna fumetti.
è così bravo nel creare mondi che riesce a dare una sistematina anche a questo.
la sua saggezza è come china, colora le persone con le parole.
roba che se parli con lui poi ti senti meglio, ti ritrovi con i contorni più marcati.
non cancella il nero esistenziale, ma sistema le tue ombre in modo che ti diano profondità, invece di oscurarti.
parole di speranza concreta tra i canti di guerra e i bollettini delle sconfitte.
discorsi che vorresti registrare e ascoltare ogni volta che ne hai bisogno.
ogni volta che ti accorgi dei bordi spessi della vignetta intorno a te, e ti senti imprigionato.

persone come lui segnano un punto a favore del vita.

e oggi che chattavamo io dovevo bere dei gran bicchieri d'acqua, perché non è mai facile.
essere messi di fronte alle verità costa sempre fatica, apnee e contrazioni.
si parla per metafore, per rendere ingurgitabili i concetti pesanti.
più metafore di un profeta.

e non c'è mai fine, ma solo rilanci verso l'alto.
meditazione, strumenti, talento, mediocrità, comodità, forma, sostanza...

"nel mio mondo di personaggi e super eroi in costume.. sei l'emblema dell'inquietudine e del conflitto."
anche nel quotidiano mondo di comparse e medi eroi.
il piccolo dizionario illustrato del dubbio e del dissidio.
il manuale delle giovani marmotte disperse.
la moneta con il mio profilo. testa disorientamento, croce volontà.

"non ti ho ancora affibbiato un potere ma hai un'attillatissima calzamaglia."

eccoci qua.
fuoco fuochino.