sabato 12 marzo 2011

fragole nella grondaia, fox trot.

giardinaggio scellerato, alle sette e mezzo di mattina, a mani nude e ballerine chanel.
dopo che ho passato l'ultima notte in compagnia di paranoie di gran classe, con i miei cavalli di battaglia sempre al galoppo, tornerò povera e i francobolli non esistono più.
i francobolli che sembravano quadri alle pareti bianche delle buste, non i rettangoli logo/prezzo delle raccomandate della banca.
che alle tre ho dovuto accendere la luce, mettermi il cappello di paglia e svegliare di soprassalto il grammofono, ti prego suonami un fox trot.
e poi è finita che ho fatto il giro di tutti i dischi, e all'alba mi faceva male il polso e mi bruciavano gli occhi, ma almeno non ero scappata.

il tostapane con le sue due bocche da sfamare, ci ho piantato dentro delle rose.
e un tulipano nella caffettiera. non ci sveglieremo mai più completamente, resteremo tutto il giorno intontiti e inutili.
poi fragole ovunque, anche nella grondaia.

per fortuna che non c'eri e non potevi fermarmi.
per fortuna che non c'eri e non potevo ferirti.

la distanza di sicurezza dalla mia follia, nuoti a vista lontano dalle acque torbide, e penserai di me un atollo tropicale dei tuoi giorni migliori.

bene.

perché anche ora, adesso proprio, mentre bevo piano l'acqua che mi hai portato e tu resti a guardarmi con tutto questo amore, penso a me che mordo il bicchiere, mastico il vetro come fosse un cubetto di ghiaccio, inghiotto schegge e sangue e ti sorrido.